Soverato, “querelle” Madonna di Portosalvo: “Io vittima e capro espiatorio…festa resti in via S. Martino”.

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Chiesetta della Madonna di Portosalvo - particolare (foto Oreste Montebello)

Impazza su media, social e nei capannelli per strada la “querelle” dello spostamento delle celebrazioni per la festa della Madonna di Portosalvo dalla sede storica alla parrocchia in piazza Maria Ausiliatrice. E mentre il parroco don Pasquale Rondinelli si trova fuori città per gli esercizi spirituali, la decisione del Comitato della festa, presieduto dallo stesso parroco, fa discutere e sta incontrando una marea di dissensi. Dissensi in parte diretti in un primo tempo – nonostante le chiare ricostruzioni che se ne sono offerte – anche nei confronti di una richiesta di tre commercianti di via I Maggio di spostare il palco di qualche metro, nell’originaria sede di via S. Martino, come filtrato da indiscrezioni di stampa. La questione di dove mettere il palco per le manifestazioni musicali, insomma, avrebbe fornito un argomento per una decisione che però è andata del tutto oltre la proposta. E che conta evidentemente altre motivazioni. A tal proposito interviene Anna Scaturchio, titolare di una nota attività proprio in quella zona e una dei tre esercenti che avevano inoltrato la “richiesta-preghiera”. La sua è una lettera aperta al Comitato Festa e per conoscenza alla stampa.

“Mi trovo, mio malgrado, costretta a dare spiegazioni pubbliche su una questione che, inizialmente, voleva essere solo una richiesta e preghiera, e si è trasformata in uno “tsunami” di cui sono vittima e capro espiatorio. E passo ai fatti. Da due anni, le celebrazioni religiose e le manifestazioni culturali, artistiche e ludiche della Festa si svolgevano in via I maggio, e non più, come da tradizione, in via S.Martino.
Io e altri due amici, che hanno attività in via I maggio, abbiamo semplicemente chiesto se fosse stato possibile ripristinare la vecchia tradizione. Niente altro”, ci scrive Scaturchio. “Si poteva con tutta tranquillità rispondere negativamente, e nessuno avrebbe fatto una piega. Il Comitato, di sua iniziativa e all’unanimità, ha deciso di trasferire ogni manifestazione religiosa e civile in piazza Maria Ausiliatrice; e la mia richiesta viene presentata come una delle cause di tale provvedimento. Mi domando, e domando, se tre semplici cittadini, fraintesi, possano avere una tale influenza”, continua la commerciante.

“Resto amareggiata e delusa, e sento infangata la dignità e la credibilità personali. Spero con tutto il mio cuore che la Festa di Maria SS. di Portosalvo ritorni in via S.Martino, luogo storico deputato alla sua consacrazione. Quanto precede, per doveroso chiarimento”, conclude Anna Scaturchio. Chiarita la posizione dei tre commercianti, dunque, restano ora da attendere eventuali passi chiarificatori da parte del Comitato della Festa, mentre si moltiplicano gruppi facebook a sostegno della permanenza della festa nella sua storica via antistante la chiesetta dei pescatori, e si parla già di una raccolta firme a supporto della causa.

Teresa Pittelli

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