Soverato: ambulanti, cani e decibel, regole severe nell’ordinanza balneare 2016.

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Spiaggia libera lato sud

Via all’ordinanza che regola la stagione balnerare 2016, appena firmata dal sindaco, Ernesto Alecci. L’ordinanza detta regole molto stringenti per la stagione appena iniziata, sia per i fruitori delle spiagge libere che per i gestori di quelle in concessione: saranno davvero osservate? Già il periodo fissato per la stagione balneare, dal 1° maggio al 31 ottobre 2016, con attività dei lidi balneari che “deve iniziare improrogabilmente entro il 1° giugno e finire dopo il 15 settembre“, sembra sotto molti versi una chimera; solo in questi giorni, infatti, buona parte degli operatori balneari sta attrezzando almeno la prima fila di ombrelloni (salve lodevoli e poche eccezioni pronte da un pezzo). E allo stesso modo in cui si parte in ritardo, è spesso possibile osservare quanto invece si finisca in anticipo, con cancelli sbarrati e ombrelloni e bar sbaraccati già dai primi giorni di settembre. Alla faccia della destagionalizzazione del turismo cittadino.

Molto dettagliati i divieti da osservare nelle spiagge libere: niente natanti in sosta o da alare/varare, a esclusione di mezzi di soccorso, niente ombrelloni o lettini a cinque metri dalla battigia, zona destinata al transito, ovviamente niente rifiuti (buste, bottiglie, sacchetti), niente giochi come pallone, tennis, pallavolo, bocce se recano disturbo, niente cani esclusi quelli per non vedenti e di salvataggio, niente falò se non espressamente autorizzati, niente pesca nelle zone di balneazione e niente venditori ambulanti di qualsiasi tipo di merce.

Altrettanto rigorose le regole per i gestori dei lidi, che ad esempio dovranno esporre sia all’ingresso delle loro attività che all’interno un cartello che indica con esattezza il percorso per raggiungere la più vicina spiaggia libera, con la scritta “ingresso spiaggia libera” a caratteri cubitali; dovranno inoltre curare la raccolta differenziata dei rifiuti, e rispettare la distanza minima di tre metri tra le file e tre metri tra ogni ombrellone della stessa fila, con recinzioni di massimo un metro di altezza; dovranno garantire l’accesso al mare per i portatori di handicap, facilitandone con adeguati percorsi anche la mobilità all’interno del lido; potranno riservare una parte della spiaggia in concessione ai proprietari di cani, munendosi delle necessarie autorizzazioni; dovranno spegnere la musica tra le 14.30 e le 16.30, con divieto di attività ludiche nelle stesse ore e dalle 4 fino alle 10 del mattino, mentre negli altri orari dovranno comunque contenere i decibel (i lidi con discoteche dovranno rispettre le ordinanze sindacali di prossima emanazione).

L’ordinanza detta ovviamente regole per salvataggio ed emergenza in mare che vanno attuate dai gestori di concessioni demaniali (lidi), pronto soccorso, zone di mare riservate o interdette alla balneazione e tutte le prescrizioni di sicurezza che richiamano la normativa di settore. Per quanto riguarda le barche, dovranno essere ormeggiate nella tradizionale area che va dalla foce del fosso Caramante a quella adiacente il lido El Sombrero, pena la rimozione con conseguenti sanzioni, fino ad arrivare alla rimozione o alla vendita all’asta.

Nel complesso un set di regole che finalmente tentano di ricondurre a maggiore ordine e servizio più efficiente il variegato mondo della balneazione cittadina, e che si spera siano d’ora in poi rispettate. Unica incongruenza che pare di notare è l’eventuale disparità di trattamento tra spiaggia libera e aree in concessione quanto alla possibilità di portare gli animali, vietata nel primo caso e concessa nel secondo, probabilmente per comprensibili ragioni di controlli sanitari e quiete pubblica, ma che di fatto stabilisce una situazione per la quale a portare a mare i propri cani potrà essere solo chi è disposto a pagare le tariffe dei lidi. Una situazione forse di fatto già esistente, con la maggior parte dei proprietari finora “scacciati” o a disagio sia dalle spiagge libere che in quelle in concessione – tanto da spingere Costantino Chiefari e Francesco Cento ad attrezzare un’area accanto al Glauco dedicata agli amici a quattro zampe – ma che viene ora ratificata nell’ordinanza.

Teresa Pittelli

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