Porta a porta Soverato: il mastello dell’organico non è a prova di randagi

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Quintali di rifiuti lasciati a terra il giorno precedente l’avvio della raccolta porta a porta scattata il 1 giugno 2016, quando in tanti non trovando i cassonetti hanno lasciato il sacchetto là dove erano abituati a buttarlo, o accanto alle campane del vetro. E se la ditta Mea, incaricata del servizio, ha provveduto a raccogliere tutto o quasi, e se ovviamente occorre d’ora in poi diligenza e senso civico nel differenziare i rifiuti, è anche vero che la spazzatura a terra di ieri sera parla di una comunicazione personalizzata per cittadino che va portata avanti di più e meglio, soprattutto per le fasce di utenti più deboli.

E se occorre qualche giorno per capire come saranno superati i punti deboli già evidenziati, come alcuni grossi condomini ancora in forse sulle modalità di conferimento (condominiali o per famiglia), un “nuovo” problema va senz’altro segnalato. Il mastello dell’organico, aerato e non sigillato a prova di randagi, non sembra la scelta giusta come si evince dalla foto scattata in via Martin Luther King, con i gatti attirati intorno ai bidoncini e alcuni a rosicchiare la spazzatura attraverso i buchi del bidoncino. Un errore che occorrerebbe nel breve-medio periodo riparare, magari con bidoni a chiusura a scatto all’interno dei quali inserirlo: questo non solo per evitare di attirare randagi, ma anche lo scolo di percolato davanti alle abitazioni e odori non consoni all’ambiente urbano.

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