Nicola Valentino, il ricordo di Don Michele. “Quando mi convinse a recitare…”

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Don Michele Fontana, parroco di Satriano Marina, è stato molto vicino a Nicola Valentino, il “professore” maestro di vita, di teatro e di sport scomparso pochi giorni prima di Pasqua e al quale la gente di Soverato e del suo comprensorio lo scorso weekend ha tributato un immenso omaggio: la partecipazione in massa alla rappresentazione “Non ti pago”. Una commedia brillante di Eduardo De Filippo alla quale il professor Valentino aveva lavorato con molta passione e determinazione, quasi sapesse in qualche modo di dover fare in fretta per mettere a punto la sua messa in scena. Don Michele ripercorre con emozione quelle ultime settimane e questi giorni così pieni di ricordi, e racconta all’Esuberante.it i tanti segni della “vicinanza” del prof. Valentino al gruppo teatrale della parrocchia. “Mi ricordo bene quei giorni precedenti la Pasqua: Nicola lavorava instancabilmente per terminare le prove e preparare la commedia come se dovesse andare in scena l’indomani: era persino andato a comprare i colori esatti che voleva per la scenografia”, racconta don Michele. “Noi restavamo sbalorditi, ma adesso capisco che in quei frangenti Nicola aveva qualcosa di profetico, come dimostra quel bellissimo augurio pasquale scritto per la parrocchia il giorno prima di lasciarci, in cui invitava ad aprire le porte a una nuova vita in Cristo”.

E la commedia, andata in scena sabato e domenica scorsi, con quasi cinquecento persone accorse ad applaudire, commuovendosi quando alla fine è stata mostrata la fotografia del professor Valentino, è stata un successo travolgente. Tanto che la compagnia degli Attori per caso ha già ricevuto la richiesta dal parte del Comune di Soverato per riproporla in città, al Teatro comunale. “Ma al di là della straordinaria partecipazione degli spettatori quello che ci è sembrato incredibile è stato che tutto filasse in maniera così impeccabile per degli attori non professionisti come noi”, continua il parroco. “Ognuno di noi ha ricevuto piccoli segni tangibili della vicinanza di Nicola, e tutti siamo rimasti molto colpiti dall’incipit della recita, quando la sua vera voce (registrata in precedenza) impersona un defunto che dall’oltretomba da i numeri del lotto”, rammenta don Michele. Che poi consegna il suo ricordo più bello: “Non potrò mai dimenticare il suo sorriso sornione e compiaciuto quando mi vedeva recitare, lui che insistendo aveva vinto le mie perplessità e mi aveva costretto a salire sul palco”, dice don Michele, aggiungendo: “Era felice che io fossi praticamene una sua scoperta!”.

“Lo porto sempre nel mio cuore e così la compagnia da lui voluta, che ha sempre destinato i fondi raccolti con le rappresentazioni a fini benefici. Un’opera piena di ricchezza ed energia che continuerà nel segno e in memoria di un grande uomo di teatro, di un grande cristiano, di un grande amico”, conclude don Michele. E il mondo dello sport e del basket in particolare, il mondo della scuola alla quale ha dato tanto, il mondo del teatro, del sociale e la comunità che si è stretta intorno alla sua famiglia nel doloroso momento del saluto continueranno a ricordare e portare avanti i valori ai quali Nicola Valentino ha ispirato la sua vita.

Teresa Pittelli

 

 

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Teresa Pittelli
Giornalista professionista, già redattrice di ItaliaOggi, ho collaborato con La Stampa, MF, Diario, CalabriaOra, Il Garantista, Regione Calabria. Moglie & mammax4, ho unito la professione-reporter e l'impegno familiare alla passione per le lettere e la letteratura. Obiettivo: offrire corretta informazione, confronto e racconto nei settori dell'istruzione (scuola e università) e della cultura.

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