Soverato, porta a porta: l’ordinanza con dettagli e sanzioni fino a 500 euro.

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kit differenziata porta a porta soverato

Sanzioni fino a 500 euro per i trasgressori di modalità e orari della raccolta differenziata porta a porta avviata ieri nel Comune di Soverato. L’ordinanza del sindaco Ernesto Alecci espone in dettaglio tutte le regole per la raccolta differenziata sia delle famiglie che delle attività commerciali. Dopo questo atto ufficiale scritto nero su bianco non potranno quindi esserci più dubbi su cosa fare e come farlo. O meglio, i dubbi restano rispetto al modo in cui alcuni aspetti sono stati organizzati, e che andranno probabilmente migliorati, come quelli già da noi segnalati e altri che i cittadini sono invitati a segnalare. Ma gli orari nei quali esporre i bidoni, i vari rifiuti da dividere, il come e il dove, sono ormai fissati dall’ordinanza.

In sintesi, come tutti ormai sanno, gli scarti alimentari insieme a tovaglioli sporchi e unti e tutto quello che è indicato nel materiale distribuito andranno nel mastellino marrone, mentre la carta senza sacchetto in quello bianco; la plastica, l’alluminio e le lattine in un sacchetto possibilmente azzurro – non distribuito dal Comune – e infine il secco indifferenziato, che non può essere riciclato (dai contenitori in tetrapak agli accendini) andrà nel contenitore grigio, dentro una busta (non distribuita dal Comune) di qualsiasi colore tranne nero. Giorni e orari per esporre i rifiuti davanti casa per le utenze domestiche, o davanti all’attività per quelle non domestiche, sono quelli stabiliti nei cartelloni in dotazione insieme al kit, e quindi come ribadisce l’ordinanza dalle 22.30 alle 24 in Marina e dalle 11.00 alle 12.30 del mattino in collina compresa zona Trento e Trieste. Il vetro andrà nelle campane lasciate in strada.

Tutto chiaro? Quasi. Resta infatti da capire, solo per fare qualche esempio, come gestire (e magari cambiare) orari di conferimento eccessivamente concentrati in fasce orarie poco favorevoli agli anziani, in marina, e a chi lavora in zona collinare, con l’assessore all’ambiente Rosalia Pezzaniti e lo stesso sindaco che hanno ribadito “flessibilità” per chi lavora: flessibilità dunque ufficiosa al di là del dettato amministrativo? Anche il nodo “condomini”, alcuni dei quali ancora incerti sulle modalità di conferimento, familiare o condominiale, va ancora sciolto per alcuni grossi edifici della zona marina, mentre il mastellino dell’organico, aerato e non sigillato, andrebbe integrato con bidoni a chiusura a scatto all’interno dei quali inserirlo: questo non solo per evitare di attirare randagi, ma anche lo scolo di percolato davanti alle abitazioni e odori non consoni all’ambiente urbano.

Teresa Pittelli

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