Nasce il Comitato JES Jonio ed Entroterra per il SI alla riforma costituzionale

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comitato jes

Un doppio SI alla riforma costituzionale. Anche nel basso Ionio Catanzarese è partita la mobilitazione in vista del referendum confermativo del prossimo ottobre, con la nascita del Comitato JES – Jonio ed Entroterra per il SI. Già in tanti hanno aderito all’iniziativa partita da Montepaone e Davoli. Oltre a numerosi esponenti della società civile hanno aderito i segretari dei circoli Pd dei due comuni. Le adesioni continuano ad arrivare anche da paesi vicini come Badolato e Chiaravalle.

I promotori del comitato chiariscono la mission: “Siamo un gruppo eterogeneo, con giovani e meno giovani; studiosi, professionisti, pensionati, appassionati di politica e di civismo; convinti che la riforma costituzionale rappresenti l’ultima possibilità per abbattere il muro dello status quo politico-istituzionale italiano. La posta in gioco è alta, e non possiamo permettere che vada sprecata questa occasione. Dopotutto, chi ci garantisce che in futuro ce ne saranno altre? Citando le parole di riconosciuti costituzionalisti e politologi, l’esito del Referendum confermativo ha un duplice orizzonte: “Se vinceranno i Si, ci sarà modo di introdurre eventuali correttivi. Se vincessero i No, verrebbe conservato il ‘doppione inutile’, unico nel mondo delle democrazie parlamentari, del bicameralismo paritario causa della lentezza con cui il paese risponde alle sfide odierne.

JES accoglie e apre le porte a tutti coloro che hanno voglia di cambiare lo stato delle cose, e non pone paletti o vincoli di partito, ma unisce tutte le menti aperte al rinnovamento. Chiunque si senta in sintonia con le nostre idee può seguirci su www.facebook.com/JESJonioedEntroterraperilSi chiedere informazioni e tutto quello che gli passa per la testa”.

Nei prossimi mesi il comitato organizzerà iniziative pubbliche, dove poter illustrare i contenuti della riforma, e i vari motivi per votare Sì, come ad esempio la tanta invocata riduzione del numero dei parlamentari, l’abolizione delle Province e di enti inutili come il CNEL, il taglio delle indennità ai consiglieri regionali. Solo con il SI al referendum, aggiungono dal comitato, l’Italia riparte davvero.

I coordinatori
Avv. Giuseppe Tuccio
Dr. Andrea Ficchì

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