La mensa scolastica delle scuole primarie soveratesi, da via Olimpia a Padre Pio a Trento e Trieste, lascerebbe poco soddisfatti alcuni bimbi e i loro genitori, tanto che una di queste, Annamaria Siciliano, rappresentante di istituto per la scuola elementare di via Olimpia, con due bimbi che frequentano la scuola, ha scritto al Comune per mettere in rilievo alcune pecche che sarebbero assolutamente da migliorare.
“Cambi continui di menù, ritardi nella consegna dei pasti, qualità sempre più scadente e qualche appunto anche sulle quantità – spiega Siciliano – sono le principali inadeguatezze che si sono manifestate via via nel corso dell’anno e sulle quali ho voluto richiamare l’attenzione del Comune”. E dopo le lettere ieri pomeriggio Siciliano ha avuto un’interlocuzione con il dirigente del settore, Herman Mantella, chiedendo un intervento dell’ente per segnalare alla ditta incaricata del servizio quello che ad avviso suo di altre mamme proprio non va. “Possibile che negli ultimi tempi spuntasse sempre sto riso in bianco?”, si lamenta una delle mamme coinvolte nell’iniziativa di sollecitazione del Comune. “Dato che paghiamo quasi cento euro al mese (la tariffa per i non residenti e per la fascia di reddito più alta dei residenti è di circa 93 euro mensili, ndr) vorremmo avere un servizio migliore”, insiste Siciliano.
“La mia proposta è di concordare un confronto costruttivo con le rappresentanti di tutte le scuole interessate, sia di istituto che di classe che le responsabili mensa – conclude Siciliano – in modo da mettere a punto in maniera sistematica le reali esigenze di ottimizzazione del servizio e portarle poi all’attenzione del Comune e della ditta, possibilmente prima dell’inizio del nuovo anno”.
Teresa Pittelli