Dda Catanzaro, Nicola Gratteri in pole position per la carica di procuratore capo?

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Nicola Gratteri
Gratteri a Soverato nell'estate 2015 (foto Oreste Montebello).

Nicola Gratteri sembra in pole position per la direzione della Procura di Catanzaro, che è sede di Dda con competenza anche sulle province di Cosenza, Crotone e Vibo Valentia. La quinta commissione del Csm che si è riunita oggi per la designazione del procuratore capo di Catanzaro, infatti, ha espresso tre voti a favore dell’attuale procuratore di Reggio Calabria, e due per Mario Spagnuolo, procuratore di Vibo Valentia. A pronunciarsi in via definitiva tra chi dei due procuratori arriverà a Catanzaro, ora, sarà l’assemblea plenaria dell’organo di autogoverno della magistratura.

Gli aspiranti alla carica oltre a Nicola Gratteri e Mario Spagnuolo sono Gianfranco Donadio, ex procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia e attuale consulente della Bicamerale d’inchiesta sul sequestro e l’assassinio di Aldo Moro; Gabriella Maria Casella, presidente di sezione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Ca); Giovanni Bombardieri, procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro che di recente ha lanciato un accorato appello sulla carenza di organico dei giudici della dda; Roberto Rossi, sostituto procuratore della Dda di Bari e Luca Tescaroli, sostituto procuratore della Dda di Roma. Ora a contendersi l’incarico restano in campo Gratteri e Spagnuolo.

A votare per Gratteri, in quinta commissione, sono stati Maria Elisabetta Casellati, nominata in quota Fi, il cosentino Massimo Forciniti, rappresentante di Unicost, e Claudio Maria Galoppi, esponente di Magistratura indipendente. Si è astenuta, invece, Paola Balducci, altra laica di sinistra. Per Spagnuolo si sono invece espressi Lucio Aschettino e Valerio Fracassi, entrambi esponenti di di “Area”, corrente nata dalla fusione tra Magistratura Democratica e Movimento per la Giustizia

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