Grande partecipazione domenica scorsa al Teatro del Grillo di Soverato (Cz) all’attesissmo ”Diamoci del tu” (sold out da un mese) con Enzo de Caro e Anna Galiena nei panni dei protagonisti. “Diamoci del Tu” è una commedia del pluripremiato drammaturgo Norm Foster, rappresentata nel 2012, incentrata sui dialoghi colti, intimi e divertenti tra tra uno scrittore ricco e famoso e la sua governante. Un rapporto che per ben ventotto anni è stato quasi assente, nullo, fino a quando una sera, alla fine del turno di lavoro di Lucy, David inizia a improvvisare una conversazione che stupisce la donna, visto che il suo padrone fino a cinque minuti prima non sapeva il suo nome, quanto le dava annualmente né tanto meno dove abitasse.
David implora di Lucy di iniziare a conversare (diamoci del tu) e raccontare i tratti più salienti della sua vita, anche amorosa, cosa che Lucy cerca di evitare in un primo momento portando invece David a parlare di sé. Dopo varie bevute di cognac e di un vino molto pregiato, però, la conversazione inizia a prendere una piega decisamente diversa e così Lucy comincia a raccontare di un suo primo uomo cercando di nascondere il più possibile quello che era stato “il famoso uomo numero due”, al quale ha dedicato tutta la vita, quello “che era troppo preso dal suo lavoro, quello che non ha amato la prima moglie e fu tradito dalla secondo per poi essere lasciato dalla terza dopo la prematura morte del figlio a pochi giorni dalla nascita: quello che non si era mai accorto dell’aumento annuale e che non ricordava nemmeno come si chiamasse lei; quello che era un ricco scrittore famoso, ma fermo da tre anni a pagina 20 e molto solo e senza amici, senza nessuno più con cui dialogare”.
Ca va sans dire che quel “lui” era David, del quale Lucy pian piano in quegli anni si era innamorata pur nella loro estrema diversità, lui ricco, colto e famoso, lei una semplice proletaria, ma nonostante questo molto simili, soli tutti e due, entrambi desiderosi di questo incontro tra anime. Proprio la solitudine spinge David a cercare di parlare con qualcuno di quanto gli sta accadendo e trova questa figura in Lucy, trovando conferma nelle sue parole quando Lucy gli dirà di non preoccuparsi che quando arriverà “quel giorno”, se sarà sulla terra, sarà lì accanto a lui per sussurrargli “addio” all’orecchio.
Dialoghi sui quali il pubblico si è potuto concentrare durante la messa in scena di “Diamoci del tu”, lasciandosi andare a divertimento e riflessione intima, anche grazie alla semplice scenografia che ha focalizzato l’intera scena sugli scambi tra i due attori, che hanno reso benissimo i personaggi con levigata e puntuale recitazione. Un’interpretazione brillante che lascia spazio, in chi vi ha assistito, alla riflessione sul nostro dare troppa importanza a cose frivole mentre trattiamo con leggerezza ciò che è in realtà più importante: il rapporto e il dialogo con chi ci sta vicino.
Victoria Asturi