Carne avariata per 56 quintali e oltre 60 mila euro: nota ditta del soveratese denunciata

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Foto agronotizie.imagelinenetwork.com

Denunciato il titolare di una nota ditta di vendita all’ingrosso di carni molto attiva nel comprensorio soveratese, in provincia di Catanzaro. Nel corso di un sopralluogo svolto dai carabinieri della stazione di Satriano, nell’ambito dei controlli periodici portati avanti dalla compagnia Carabinieri di Soverato guidata dal capitano Saverio Sica, con l’ausilio dei Nas di Catanzaro, sono stati trovati nella sede della ditta 56 quintali di carne scaduta, in cattivo stato di conservazione, congelata in stato di alterazione e/o senza i riferimenti obbligatori sulla provenienza L’enorme mole di carne sia bianca che rossa, per un valore di circa 60 mila euro e destinata al mercato calabrese, si trovava in una cella frigorifera dell’azienda, a quanto risulta senza il rispetto della normativa vigente.

Potenzialmente gravi, dunque, i rischi per la salute dei consumatori qualora la carne fosse finita sul mercato e sulle tavole, destinazione naturale della vendita all’ingrosso della ditta in questione, che a quanto risulta rifornisce mercati rionali e settimanali nei paesi del comprensorio soveratese. I carabinieri del Nas, guidati dal luogotenente Leotta, hanno denunciato l’amministratore della società per i reati penali relativi alla corretta gestione igienico-alimentare della carne e alla mancanza delle prescrizioni Haccp. Sul posto sono intervenuti anche i veterinari dell’azienda sanitaria provinciale che hanno evidenziato le condizioni della carne che, dopo gli accertamenti necessari, sarà distrutta.

(t.p)

 

2 COMMENTS

  1. Mi associo al Signor Loiero, per un fatto conclamato e di tale importanza per la salute dei cittadini dell’intero comprensorio.Ribadisco, che E’ OPPORTUNO DIRE L’AZIENDA INCRIMINATA E IL LUOGO. A salvaguardia di tutti gli operatori onesti del settore, presenti sul territorio. grazie

  2. Per evitare speculazioni e danni all’immagine di tante aziende che si comportano bene, è indispensabile che venga pubblicato il nome dell’azienda e del/i titolari dell’azienda incriminata. I cittadini hanno comunque il diritto di sapere chi tenta di avvelenarli. Non si può sbattere sempre in prima pagina la faccia di chi si fa uno spinello e nascondere queste megadelinquenze come se fossero una marachella di un’educanda minorenne.

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