Enzo Bruno discute di etica e politica con studenti dell’Itas “Chimirri”

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Teresa Rizzo, Rosetta Alberto, Enzo Bruno, Antonio Bomenuto, Danilo Russo

Buona scuola e sanità, urbanistica e ambiente, e soprattutto la Carta costituzionale a cui la storia del dopoguerra ha affidato i valori e dei principi su cui costruire l’Italia democratica. Argomenti diventati il punto di partenza per la riflessione su binomio che assilla amministratori e uomini delle istituzioni: etica e politica. Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, non si è tirato indietro davanti alle tante domande degli studenti dell’Istituto tecnico statale “Chimirri” nel corso della prima giornata di studi-incontro nell’ambito del progetto “Giovani e Politica, Etica e Politica”, organizzato dalla scuola diretta dalla professoressa Teresa Rizzo con l’Asp di Catanzaro. Dalle parole di Piero Calamandrei, nel video proiettato nell’aula magna dell’istituto Chimirri, alla riforma Delrio e quello che significherà la riforma costituzionale che porterà anche alla trasformazione delle Province in Area Vasta, un dibattito articolato e partecipato che ha interessato gli studenti. Presente lo psicologo dell’Asp Guerino Mannarino – che si è occupato del progetto -, don Antonio Bomenuto, direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose e docente di teologia morale dell’Istituto teologico “San Pio X”, il professore Danilo Russo.

Gli interventi dei ragazzi stimolati dalla responsabile del progetto, la professoressa Felicia Polimeni, esprimono un livello di fiducia davvero basso nei confronti dei principali attori e della più importante istituzione della “democrazia rappresentativa”. Ma il presidente Bruno – affiancato dalla dirigente del settore Cultura e Politiche giovanili della Provincia, Rosetta Alberto – ha invitato gli studenti ad avere fiducia nelle istituzioni partendo dall’assunto che i politici non sono tutti uguali, “in tutte le categorie, e quindi anche nella politica e nell’amministrazione, chi sbaglia deve pagare e tutti insieme dobbiamo cooperare per migliorare quello che non funziona, con la partecipazione attiva. Tutti assieme dobbiamo cambiare il modello di società che ha prodotto questa sfiducia – dice ancora il presidente Bruno – rilanciando il sistema Paese, partendo dalla dai valori affidati a quegli articoli della Costituzione che non saranno modificati dalla riforma sottoposta al referendum di novembre. Ma è giusto che la Carta costituzionale si conformi ai tempi che sono mutati: un processo di ammodernamento necessario per rilanciare il Paese”. La fiducia nelle istituzioni, sicuramente, si riconquista con i fatti. E questa “filosofia del concreto” muove l’azione quotidiana del presidente Bruno sin dal suo insediamento.

Un altro impegno assunto che diventa realtà è quello dell’avvio dei lavori per il completamento del campetto dell’Itas, dopo il confronto avviato nei mesi scorsi e la sollecitazione che è arrivata alla Provincia da tanti ragazzi. “La prossima settimana inizieranno i lavori e potrete appropriarvi di questo importante spazio di socializzazione – ha preannunciato Bruno -. La nostra amministrazione guarda con attenzione alle esigenza del mondo della scuola in particolare dell’edilizia scolastica che rientra nelle funzioni della nuova Area vasta. E’ nostro dovere permettere ai nostri ragazzi di studiare in aule belle e sicure. La buona amministrazione è quella che pensa ad esempio a risparmiare sui fitti acquistando gli immobili perché questo permette di risparmiare e di investire in manutenzione, e quindi sicurezza. E la Provincia di Catanzaro lo sta facendo: risparmieremo tre milioni di euro che saranno a disposizione per migliorare ulteriormente l’istituti scolastici del nostro territorio”.

“La qualità della politica contribuisce ad elevare la qualità della vita – ha concluso il presidente della Provincia -: amministratori onesti e impegnati quotidianamente a rispondere alle istanze delle proprie comunità, tutelando il bene comune e non già i propri interessi, contribuiscono ad elevare la qualità dei servizi, a migliorare la convivenza sociale nel rispetto dei diritti e della dignità dei singoli. Ma il motore di questo cambiamento che passa dalla partecipazione che diventa cittadinanza attiva siete voi, giovani studenti che diventerete la classe dirigente del futuro. Per questo è importante recuperare fiducia piena nelle istituzioni e nella politica”.

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