Beni confiscati alle mafie, Bova: “Giusto che i territori usufruiscano di questi beni per l’interesse collettivo”

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Arturo Bova

L’esortazione rivolta ai Comuni affinché chiedano l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata – formulata dal presidente della commissione speciale regionale per la Lotta alla ‘Ndrangheta, on. Arturo Bova – è stata seguita. E sta facendo proseliti, sempre di più. La riprova nell’ennesima istanza avanzata di recente alla competente Agenzia Nazionale (Anbsc) dal Municipio di Taverna, guidata dal sindaco Sebastiano Tarantino, che vorrebbe vedersi consegnare dei mezzi. Ma gli esempi a riguardo non mancano di certo e moltissime altre realtà locali in tutta la regione si stanno muovendo in tale direzione. Un fatto accolto con soddisfazione dal pres. Bova: “Trovo giusto, direi perfino ovvio, che i territori usufruiscano di immobili, altre proprietà e ogni genere di cosa, realizzati o acquisiti con proventi illeciti. Ecco perché deve al contrario essere nella piena disponibilità di una comunità, divenendo pubblico o destinato ad associazioni che operano nel sociale per portare avanti attività di utilità e interesse collettivo. L’importante è che alla base – ha aggiunto l’on. Bova – vi sia un’efficace programmazione sull’utilizzo della struttura, del terreno o delle vetture, non appena siano consegnate dall’Anbsc. Prendere in carico un bene del genere, infatti, non è una cosa delle più semplici e non può essere fatto in maniera improvvisata, non fosse altro perché quest’atto costituisce un vero e proprio simbolo del prevalere della società civile, onesta e operosa, su quanti sono invece dediti al malaffare”.

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