La difesa dell’ospedale e della medicina sul territorio di Soverato al centro di un dibattito pubblico, nell’ambito di un consiglio comunale aperto, mercoledì in teatro. Ad annunciarlo è stato pochi minuti fa Francesco Matozzo, presidente del consiglio comunale. “In relazione ai recenti indirizzi del Piano sanitario regionale riguardante il futuro del presidio ospedaliero cittadino – ha scritto Matozzo in una nota – è convocato un consiglio comunale aperto il prossimo mercoledì 3 febbraio, alle ore 17. L’incontro si svolgerà al teatro comunale di Soverato, con la partecipazione del commissario straordinario Giuseppe Perri, di alcuni vertici dell’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro e dei sindaci del comprensorio”.
Matozzo invita alla “più ampia partecipazione della collettività, principale soggetto interessato alla questione”, auspicando “un serio confronto tra le parti, convinto che solo esprimendo le proprie posizioni in un civile dibattito pubblico si possa convergere verso la corretta sintesi, mirando ad evidenziare le esigenze di un territorio già a lungo penalizzato da problemi che troppo spesso ne hanno frenato lo sviluppo”. l presidente del consiglio comunale ricorda inoltre che “l’appuntamento è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale intera, consapevole che il diritto alla salute e alle cure sanitarie dei cittadini non può e non deve restare un problema di pochi”.
Ma quali sono questi “recenti indirizzi” del piano sanitario? Sull’elaborazione dell’atto aziendale dell’Asp Catanzaro, ancora in corso e dunque non pubblico, si susseguono nelle ultime settimane denunce e timori – soprattutto di parte sindacale e dagli amministratori locali – sul possibile declassamento di quasi tutte le unità complesse dell’ospedale di Soverato, l’eccellente laboratorio analisi in primis e a cascata altri reparti strategici come l’ostetricia e ginecologia, attualmente sotto la soglia dei 500 parti prevista dal piano di rientro per restare in vita. Un taglio che non sarebbe compensato, sempre secondo indiscrezioni e timori da verificare, da un rafforzamento della medicina sul territorio, mortificata anzi dal ridimensionamento delle unità operative cliniche territoriali, vedi diabetologia che rappresenta una patologia diffusissima a livello territoriale, per la quale si registra un alto tasso di emigrazione fuori Regione o di rifugio nel privato.
Stante questa situazione, e il commissariamento della sanità regionale, soggetta all’applicazione del piano di rientro sul quale vigila il fiorentino Massimo Scura, riuscirà la politica locale a farsi sentire? Intanto l’amministrazione soveratese, che nei giorni scorsi ha incontrato i vertici asp chiedendo rassicurazioni, organizzando l’incontro del 3 febbraio è riuscita a battere sul tempo gli “avversari” del Pd, che hanno organizzato un incontro sugli stessi temi, sempre alla presenza del commissario Perri e dei sindaci del territorio (di area Pd) per lunedì 8 febbraio. Ironia a parte, fondamentale come mai in questa materia è proprio l’unità di intenti di tutta la politica del territorio, partitica e civica, di governo e di opposizione, per salvaguardare il diritto alla salute dei propri cittadini.
Teresa Pittelli