Calabria, inferno bianco A3, Galati: “Unico mezzo che ha retto è stato il treno. Ma in pochi lo dicono”.

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Foto Associazione ferrovie in Calabria

Qualcuno ha definito “inferno bianco” sulla Salerno-Reggio Calabria il blocco autostradale causato dalle nevicate all’altezza di Cosenza-Rogliano che ha costretto centinaia di automobilisti, tra i quali un bambino appena ricoverato e un ragazzo diabetico, come riferisce LaCnews che ha seguito la vicenda da vicino, ad aspettare molte ore al gelo che la situazione si sbloccasse. Eppure, nel vortice di polemiche indirizzate all’Anas e alle altre autorità responsabili dell’ennesimo disastro calabrese, qualcuno fa notare la notizia passata inosservata. E’ Roberto Galati, presidente dell’associazione Ferovie in Calabria. “Mentre le strade si sono quasi da subito bloccate, il servizio ferroviario, con particolare riferimento a quello di Ferrovie della Calabria sulle tratte Catanzaro Città – Soveria Mannelli e Cosenza – Rogliano – Marzi, non ha subito ripercussioni degne di nota. L’unico mezzo di trasporto che ha garantito la continuità territoriale in molte aree dell’entroterra calabrese è stato infatti il treno. Per lo meno, in quelle fortunate ad averlo!”, è la riflessione del presidente pubblicata sul sito dell’associazione.

“Il trasporto su rotaia anche in Calabria ha più di una volta evitato che interi centri abitati rimanessero totalmente isolati, in caso di condizioni climatiche avverse e in particolar modo durante le precipitazioni nevose”, spiega Galati, ricordando il caso della ferrovia Silana nel 2001, che ha garantito un collegamento terrestre tra San Giovanni in Fiore che diversamente sarebbe stata isolata e Cosenza, nonostante il servizio ferroviario ordinario fosse ormai sospeso dal 1997. “Il nostro spunto di riflessione, oggi, è proprio questo: e se la Ferrovia Silana fosse ancora utilizzabile, per lo meno fino a Spezzano della Sila, molto probabilmente i tanti abitanti di Pedace e dei centri limitrofi – costretti a scendere alla stazione di Perito e poi proseguire a piedi fino al paese, causa assenza del bus di collegamento – non avrebbero avuto alcun problema nel raggiungere e rientrare da Cosenza in treno”, si interroga Galati.

L’associazione Ferrovie in Calabria sottolinea inoltre l’aspetto turistico che avrebbe una nevicata come questa su un servizio a vapore sulla tratta Camigliatello – San Giovanni in Fiore, da tempo promosso da AFC. Tutte considerazioni offerte ancora una volta alla politica calabrese e alle istituzioni, che secondo Galati continuano a essere ancora oggi “un po’ troppo pro-gomma”, con tutte le conseguenze negative in termini di inquinamento e minore sicurezza stradale, “dimenticando l’importanza strategica delle ex-Ferrovie Calabro Lucane – conclude Galati nel suo intervento di oggi – non solo in caso di eventi eccezionali come quello odierno”.

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