Emozione e applausi per “Guglielmo” al Politeama (Cz). Le parole commosse di Daniele Rossi.

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Platea Politeama“Ci sono particolari momenti della vita dove il cuore, lo stomaco e la testa diventano una cosa sola. Si chiama emozione. Ieri ho assistito a una vera opera, la rappresentazione della vita di mio nonno Guglielmo Papaleo. Gli attori, tutti amici e colleghi imprenditori, hanno donato il loro tempo, la loro passione e la loro umanità e sono entrati cosi bene nella vita della mia famiglia che le parole non possono bastare a descrivere sentimenti completamente bloccati da un forte commozione”. Così Daniele Rossi, presidente Confindustria Catanzaro, ha espresso quella che ha provato ieri sera assistendo al teatro Politeama alla rappresentazione “Guglielmo, quando nessuno ci credeva“, lavoro teatrale scritto e diretto da Gregorio Calabretta e promosso da Confindustria Giovani per ricordare la mitica figura di Guglielmo Papaleo, fondatore della Guglielmo Caffè e una delle massime espressioni dell’imprenditoria di Catanzaro. 

“Anche la storia di Catanzaro è stata protagonista. Una Catanzaro di altri tempi, dalla guerra fino a oggi, con i tanti cambiamenti strutturali ma sopratutto mentali. La storia di un imprenditore e di un uomo umile e buono. Ieri ho scoperto ancora una volta che il valore dell’amicizia esiste, le emozioni esistono.
Mio nonno diceva: “Daniè nella vita contano tre cose: la salute, la famiglia e gli amici”, prosegue il commosso commento di Rossi, che poi rivolge “un grazie a voi tutti amici e colleghi per quello che avete fatto” e “un affettuoso abbraccio a Gregorio Calabretta, persona straordinaria”. 

In tanti ieri, tra imprenditori, persone della cultura, amici e spettatori hanno affollato il Politeama, tra commozione e applausi decisi per lo spettacolo messo in scenda dal Gruppo Giovani imprenditori di Confindustria Catanzaro e da Teatrostudiomediterraneo. Il ruolo di Papaleo é stato interpretato con bravura da Marco Rubbettino, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Catanzaro che presentando l’iniziativa aveva parlato di “don Gugliemo” come di “una parte integrante e indelebile del tessuto sociale ed imprenditoriale della città di Catanzaro, che ha lasciato in tutti, anche in chi non lo ha mai conosciuto, un ricordo profondo di laboriosità e dedizione, trasmettendo questi valori ai suoi eredi che oggi, con la stessa passione, portano avanti l’azienda con nuovi obiettivi e traguardi”.

(t.p.)

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