Quale futuro per il mercato Cimarosa, un pezzo di storia di Soverato ma anche punto di riferimento cittadino per l’acquisto di prodotti alimentari tipici e freschi? A chiarire le prospettive per il mercato, con la sua struttura da 1.700 metri quadri inserito nel piano di alienazioni del patrimonio immobiliare del Comune e che nel 2013 si era tentato di vendere anche a prezzi ribassati, è il vicesindaco con delega al commercio Pietro Matacera. “Proprio ieri sera insieme al sindaco Ernesto Alecci e all’assessore ai lavori pubblici Daniele Vacca abbiamo incontrato i commercianti possessori di box all’interno del mercato coperto – spiega Matacera – per un confronto che è stato proficuo e collaborativo, prospettando loro tutte le soluzioni che abbiamo studiato per la prosecuzione della loro attività”.
“Per evitare il rischio di “svendere” la storica struttura abbiamo optato per la locazione, in modo da mantenerne la titolarità comunale e la salvaguardia, ma allo stesso tempo rendere il bene produttivo, un obbligo che un Comune deve assicurare ai cittadini, e anche alle istituzioni contabili che valutano la situazione finanziaria dell’ente”, chiarisce Matacera. “Nelle prossime settimane sarà emanato il bando per la locazione, e per ragioni procedurali è stato necessario notificare l’avviso ai commercianti sulla necessità di lasciare l’immobile in vista della locazione”, continua il vicesindaco. Che però chiarisce: “Questo non vuol dire che il mercato coperto finirà. I futuri locatari saranno infatti incentivati a mantenere il mercato coperto con gli attuali box di vendita – rileva Matacera – attraverso un meccanismo premiale previsto nel bando che assegnerà dai 10 ai 15 punti in più alle offerte che assicurino questa continuità”. La destinazione alla vendita di prodotti alimentari nel segno del biologico e della tipicità territoriale sarà dunque privilegiata.
“Se nonostante l’incentivo dovesse rendersi impossibile proseguire il mercato coperto in quell’immobile, ci siamo comunque impegnati a trovare loro immediata collocazione in altra struttura, da individuare non appena saranno noti gli esiti del bando e il futuro assetto dei locali di piazza Cimarosa”, conclude Matacera, ricordando che in ogni caso la scarsa produttività dello stabile, e le attuali difficoltà manutentive da parte del Comune, sarebbero anche dovute alla mancanza di regolarità di alcune posizioni sul fronte dei pagamenti dei tributi comunali. “Comunque vada abbiamo cercato la situazione migliore possibile, che tutela sia la struttura e la sua forte simbolicità, sia il Comune che i commercianti, perché in ogni caso non si sarebbe potuto continuare a gestire l’immobile in questo modo; in tal modo evitiamo che finisca di nuovo nel mirino delle vendite (che in una situazione di pre-dissesto non è peregrina, ndr), e lo salviamo dal degrado progressivo”.
Teresa Pittelli
