Ipotesi chiusura per l’agenzia delle entrate di Soverato. Il sindaco Ernesto Alecci tratta con la direzione regionale dell’agenzia, offrendo gli ex locali del Comando dei vigili urbani o in alternativa l’edificio dell’ex asilo cittadino, a canone ridimensionato rispetto a quello corrente. Il problema però non è solo di locali, ma anche di servizi offerti dall’agenzia, che nel piano regionale sarebbero ridotti insieme al taglio delle unità lavorative. Una riduzione che la Uilpa, il sindacato di settore, ritiene inaccettabile, e in vista della quale annuncia mobilitazioni a partire da domani, senza escludere l’ipotesi di uno sciopero generale dell’intero comprensorio, laddove non si raggiunga un accordo. Di seguito la nota di Loredana Laria, segretario regionale Uilpa.
“Alle ore 12,00 di giovedì 24 c.m. anziché del 25/09, nei locali dell’Agenzia delle Entrate di Soverato, si svolgerà l’assemblea del personale convocata dalla UILPA. E’ appena il caso di evidenziare che il sindacato che ha intrapreso l’iniziativa rappresenta la maggioranza assoluta dei Dipendenti della Direzione Regionale e di quella Provinciale, cui fa capo l’Ufficio di cui si teme la soppressione. La Uilpa nei giorni scorsi aveva proclamato lo stato di agitazione del personale interessato e fissato nella data del 5 ottobre 2015, una prima giornata di lotta, in quanto alcune manovre non ufficiali dell’Agenzia, avevano mirato chiaramente all’imminente soppressione dell’Ufficio.
I Lavoratori in sede assembleare potrebbero decidere il mantenimento dello stato di agitazione, ma la sospensione dello sciopero, in quanto il direttore regionale Pasquale Stellacci, in costanza della protesta del sindacato, tacitando di fatto le interposizioni interne che parlavano di soppressione imminente dell’Ufficio, ha intavolato un incoraggiante confronto col sindaco Alecci, anch’egli dimostratosi sensibile al mantenimento dell’Ufficio nel Comune. Sul tavolo delle trattative vi sarebbero due offerte del primo cittadino di Soverato: gli ex locali del Comando dei Vigili Urbani e l’edificio di un ex Asilo cittadino, da concedersi ad un canone politico, molto ridimensionato rispetto al corrente mercato delle locazioni, vicino, sembra, alle 600,00 euro mensili. Per la UILPA, atteso che la Corte dei Conti, proprio per gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate ritiene impraticabile la spending review, si tratta di ottime opportunità, anche perché l’Agenzia, comunque, accettando una delle offerte, ridimensionerebbe fortemente la propria attuale esposizione economica in materia di fitti passivi, senza intaccare la qualità e la quantità dei servizi di cui necessita l’importante comprensorio del Centro Jonio.
Per il Sindacato e per i Lavoratori, oltre che per la vasta utenza e per le Categorie Professionali, pur apprezzandosi la possibilità che l’Ufficio possa rimanere in vita, non sarebbe assolutamente accettabile, però, la deprecata e subordinata riserva dell’Amministrazione a ridimensionare i servizi attraverso l’allocazione in un paio di stanze del Comune; la quale ipotesi, significherebbe la soppressione dell’importante team-accertamento ed il certo depotenziamento dei Servizi per via della riduzione a quattro o cinque unità lavorative delle attuali quattordici ottime professionalità, che per la qualità e quantità di prodotti, nel 2014, Antonino Digeronimo predecessore di Stellacci, riteneva doversi potenziare. Per la UILPA, il percorso praticabile resta quello offerto dal Sindaco Alecci, e sicuramente condivisibile — con qualche sforzo – dal dottor Stellacci, mentre rimarrebbe assolutamente inaccettabile l’affissione di una striminzita targa dell’Agenzia nella sede del Municipio per una concessione di un paio di stanze in forma gratuita; in tal caso, il ridimensionamento dei servizi andrebbe a costituire un vero e proprio vulnus ai danni di una domanda sempre crescente di servizi necessari ad un comprensorio di oltre 30 comuni. A questo punto, costituendo la riduzione dei servizi l’autentica vigilia alla chiusura dell’importante avamposto della legalità fiscale, il Sindacato non potrebbe esimersi dall’incrementare l’azione di lotta, anche con la proclamazione, di concerto con UIL Confederale, di uno sciopero generale dell’intero comprensorio”.