Soverato, il Comune condannato a pagare circa 4 milioni di euro ai Caminiti

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pignoramento
Palazzo del Municipio, Soverato

Con sentenza depositata ieri, 1° settembre, il Consiglio di stato ha respinto l’appello del Comune di Soverato contro la sentenza del Tar Calabria, risalente ai primi anni del 2000, che aveva condannato l’ente a risarcire gli eredi Caminiti per una cifra pari a circa 4 milioni di euro. Un danno derivato dall’aver subito un esproprio senza titolo, nella zona collinare di Soverato corrispondente alla località “Vigne nuove”, dal momento che era stato giudicato illegittimo il piano di edilizia popolare che lo aveva previsto, varato dal Comune negli anni ’90. Il Consiglio di Stato ha confermato l’impostazione della sentenza di primo grado, sia per quanto riguarda l’individuazione delle responsabilità (a carico del Comune e non delle cooperative che nel frattempo hanno realizzato alcune abitazioni in zona), sia la quantificazione del danno da risarcire (che la famiglia Caminiti aveva invece chiesto di ricalcolare).

Respinto, quindi, tanto il ricorso del Comune, difeso dal professor Aldo Tigano del foro di Messina (in precedenza dai legali Romano Tassone e Aldo Paparo), quanto quello incidentale per la revisione dell’importo del danno promosso dagli eredi Caminiti. I magistrati hanno accolto le motivazioni della cooperativa costituita in giudizio, patrocinata dall’avvocato Domenico Calderoni, dal momento che già nel 2002 il Consiglio di stato – nel giudizio per revocazione – aveva escluso il coinvolgimento delle cooperative nel giudizio in quanto ancora non costituite all’epoca dei fatti.

Resta ora da vedere se il Comune guidato da Ernesto Alecci cercherà di portare avanti una transazione, seguendo magari il tentativo di accordo già abbozzato la scorsa primavera, o se toccherà all’ente sborsare tutta la somma, di non poco conto per le sue casse già messe a dura prova dai debiti e tuttora sotto il vaglio della Corte dei conti. La magistratura contabile, infatti, nei prossimi giorni dovrà pronunciarsi definitivamente sul piano di riequilibrio proposto dal Comune per non andare in dissesto. (riproduzione riservata)

Ecco il link del sito istituzionale del Consiglio di Stato per chi volesse leggere il testo integrale della sentenza.

Teresa Pittelli

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