Autorizzazione immediata all’assunzione finalizzata allo scopo di garantire la permanenza del Punto nascita Soverato, assieme alla garanzia della presenza h24 delle figure professionali necessarie al funzionamento dello stesso. Sono queste le principali richieste girate dal presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, al commissario ad acta per la sanità Massimo Scura nell’incontro che si è svolto questa mattina a Catanzaro. Bruno ha raccolto la preoccupazione del comprensorio soveratese, di medici, operatori e cittadini per le conseguenze sulla sopravvivenza di alcuni importanti reparti della struttura dopo la riorganizzazione della rete ospedaliera in Provincia di Catanzaro, sollecitando un confronto con il commissario Scura che ha garantito il proprio intervento positivo in merito alle sollecitazioni del presidente della Provincia.
Ci sono due anni di tempo per affidare ad una adeguata politica sanitaria il rilancio della struttura ospedaliera di Soverato, che deve diventare punto di riferimento per un ampio comprensorio che va da Catanzaro Lido alla Locride passando per le Preserre. Soprattutto per la sopravvivenza del reparto di Neonatologia che, però, al momento non è messa in discussione. “Non si può dire che il decreto firmato dal commissario ad acta per le nuovi assunzioni nelle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi non abbia tenuto conto di questo territorio – ha detto Bruno -. Sono stati autorizzati l’impegno di un anestesista, un medico di Radiologia, un Oss nel reparto di Medicina, un Oss in Chirurgia, un Oss in ortopedia un primario più due medici, un Oss un Ostetricia, un medico in Pediatria. L’ospedale di Soverato, che nel periodo estivo vede aumentare l’utenza soprattutto nel pronto soccorso grazie all’alta vocazione turistica della zona, deve diventare un punto di forza del comprensorio attraverso un progetto di riorganizzazione e riqualificazione di tutto il sistema”.
In merito alla paventata chiusura del punto nascita di Soverato il presidente Bruno ha aggiunto: “Abbiamo due anni di tempo per raggiungere l’obiettivo dei 500 parti che mettono al riparo la struttura dal rischio-chiusura. Questo può essere fatto attraverso una politica sanitaria che, con la collaborazione anche dei medici di base, faccia di Soverato un punto di riferimento strategico per il basso Jonio, fino all’entroterra. Ospedali come quelli di Soverato – ha concluso il presidente della Provincia di Catanzaro – sono strutture strategiche che coprono un territorio vastissimo, strutture che devono garantire servizi essenziali di assistenza in quanto nessun cittadino deve veder negato un diritto primario, sancito dalla costituzione, come il diritto alla salute”.