Leggermente in anticipo rispetto allo scorso anno e con qualche restrizione in più, tornano le ordinanze “anti-rumori” notturni firmate dal sindaco di Soverato, Ernesto Alecci. Il primo cittadino nelle scorse settimane ha ricevuto e ascoltato un gruppo di residenti già esasperati dalle prime nottate di movida soveratese, che a loro dire hanno già impedito quiete e riposo anche fino alle 6 del mattino. Le lamentele erano già anche esplose sui social, dove al solito come ogni inizio estate si contrappongono le voci di coloro che chiedono tranquillità soprattutto notturna, anche perché l’indomani si lavora o perché ci sono anziani e malati che devono riposare, a quelle di chi invece ribadisce che il “casino” dura solo due mesi e che sarebbe giusto sopportarlo in nome del turismo e del commercio che soprattutto di questo “campa” nella stagione estiva. Ovviamente l’equilibrio tra visioni e interessi diversi, sempre nel nome della civiltà e delle regole e le dotazioni tecnologiche che se rispettate dai locali possono ridurre al minino i disagi, è l’obiettivo ideale. Obiettivo che in qualche modo prova a raggiungere Alecci con le ordinanze, che saranno ora valutate e dagli uni e dagli altri.
ORDINANZA “GIOSTRE”. “Innumerevoli” sono state secondo l’ordinanza del sindaco le segnalazioni di inconvenienti derivanti dall’inquinamento acustico e dal disturbo della quiete pubblica dovuti alle emissioni sonore delle giostre sull’arenile del lungomare Europa, Giovanni Paolo II e altri punti della città (autoscontro, tagadà, giostre, saltarelli eccetera). Considerata quindi “l’esigenza di ridurre i rumori nelle ore notturne, tanto più che si tratta di zone densamente abitate soprattutto nel weekend – si legge nel provvedimento – ma tenendo anche conto però delle esigenze dell’utenza delle strutture di svago”, il sindaco consente dalle 20 fino alle 12.30 l’utilizzo di strumenti sonori, mentre dalla mezzanotte e mezza i vocalist dj dovranno interrompere qualsiasi attività vocale e i rumori cessare. Le casse e gli altoparlanti dovranno inoltre obbligatoriamente essere rivolti verso il mare per contenere i rumori.
ORDINANZA DISCO. Discoteche e locali di pubblico spettacolo: anche in questo caso le segnalazioni di disagi arrecati dal frastuono notturno sono state moltissime, secondo l’ordinanza del sindaco. Occorre “tutelare gli interessi degli operatori del settore” e le ragioni del turismo, dunque, spiega anche questo provvedimento, ma anche “assicurare il godimento del riposo ai residenti in zona”. Quattro gli accorgimenti per raggiungere il difficile risultato: stop ai vocalist-dj dopo le 2 di notte, musica consentita fino alle 5 di mattina ma senza superare i valori imposti dalla legge e comunque contenuta entro i 50 decibel dalle ore 3.30; casse e altoparlanti rivolti in direzione mare. Dopo le ore 5 stop a qualsiasi rumore. Le sanzioni di legge, oltre a eventuali risvolti penali, prevedono sia nella prima che nella seconda ordinanza multe da 500 a 5 mila euro circa e sospensione dell’attività in caso di recidiva da 3 a 15 giorni.
CONCERTINI, BALLI E KARAOKE. Accanto alle discoteche ci sono poi in città una miriade di lidi balneari e localini che organizzano serate dance, esibizioni musicali, karaoke, spettacoli teatrali eccetera. Anche qui dopo molte lamentele dei residenti che abitano vicino ai locali si è deciso per una regolamentazione di contenimento del rumore. In particolare per procedere alla serata musicale sarà necessaria la segnalazione “Scia” in Comune entro il giorno prima al Comune, corredata di “Documento previsione impatto acustico”, norme di vigilanza per evitare schiamazzi e rumori all’entrata e all’uscita, autorizzazioni Siae, eccetera. Alle 2 cessazione di ogni attività sonora sia all’interno che all’esterno dei locali, mentre completamente vietata risulta l’attività vocale di dj e vocalist nei locali di somministrazione alimenti e bevande che organizzano piccoli intrattenimenti danzanti. Anche in questo caso, per le attività in zona demaniale, casse e altoparlanti vanno rivolti verso il mare. Accanto alle norme “anti-rumore” l’ordinanza detta inoltre regole per l’attività, come ad esempio l’obbligo di gratuità degli spettacoli (considerati attività secondaria rispetto a quella prevalente di somministrazione di alimenti e bevande), niente pubblicità agli spettacoli e niente maggiorazioni di prezzo delle consumazioni. In questo caso la sanzione per le violazioni è pari a 250 euro.
Teresa Pittelli