Agenzia delle entrate a Soverato superiore in largo Cardillo. La proposta del Comune.

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Foto Oreste Montebello @Lesuberante

L’Agenzia delle entrate che minaccia di andar via da Soverato con chiusura degli uffici e spostamento del personale, potrebbe trovare la sua nuova sede a Soverato superiore. Nei locali della scuola di largo Cardillo attualmente in ristrutturazione. “Sarebbe un modo di far restare qui l’agenzia, dal momento che i tagli annunciati riguardano la difficoltà di proseguire nella locazione dell’attuale sede, e al tempo stesso un ottimo modo di rivitalizzare il borgo, rendendolo sede di servizi importanti per i cittadini”, ha spiegato il sindaco Ernesto Alecci al consiglio comunale che si è svolto questa mattina a Soverato, chiarendo però che si tratta allo stato di una proposta per la quale si aspetta ora risposta dall’Agenzia. Alecci ha ricordato che nella trattativa in corso non sono andate a buon fine altre soluzioni prospettate dal Comune, dall’affitto dell’edificio “La Piccola” davanti alla stazione Fs a canone ridotto (500 euro al mese) alla costruzione di un prefabbricato su un terreno di proprietà comunale.

La soluzione di largo Cardillo mi sembra perfetta e spero che ci diano presto un riscontro positivo”, ha concluso Alecci, ribadendo che i lavori della scuola dovrebbero concludersi entro la fine di novembre. La questione era stata portata in consiglio comunale dalla minoranza, che ha chiesto la convocazione della seduta odierna per affrontare questo tema come anche quello delle barriere architettoniche, oltre a tre punti di carattere finanziario (relazione sull’utilizzo dei 16 milioni anticipati dalla Cassa depositi e prestiti per pagare i debiti del Comune, riconoscimento debito Caminiti e variazione di bilancio per minori entrate). Gli ultimi tre punti sono stati rinviati, con una forte polemica maggioranza-opposizione sulla mancanza della documentazione.

Per quanto riguarda agenzia delle entrate e barriere architettoniche, pur riconoscendo l’importanza degli argomenti, la maggioranza, anche con il vicesindaco Pietro Matacera, ha “strigliato” la minoranza sull’opportunità di convocare un consiglio, con relativi costi e impiego di tempo sottratto alla macchina amministrativa, per questioni di cui si potrebbe dialogare anche in altre sedi. “Strigliata” rispedita al mittente da Giusy Altamura e Francesco Severino (Pd Oltre, assente il capogruppo Giulio Moraca per impegni professionali indifferibili), e da Salvatore Riccio, che ha sottolineato che “il consiglio comunale è l’organo di governo della città”. Ciò nonostante tanto l’atto di impulso sull’agenzia delle entrate quanto quello sulle barriere architettoniche è stato respinto dalla maggioranza (che a riguardo ha chiarito di star già facendo un censimento sulle barriere architettoniche cittadine, e di avere una persona diversamente abile nello staff proprio per dare suggerimenti appositi). Una decisione criticata con forza dalla minoranza: “Grave che si sminuisca il valore dell’atto di impulso del consiglio comunale”, è il commento di Riccio.

Il disaccordo tra le due parti è stato molto acceso anche con riguardo alla documentazione sulle transazioni e sui pagamenti dei debiti ai quali il Comune ha provveduto negli ultimi anni, grazie all’anticipazione pari a circa 16 milioni di euro della Cassa depositi e prestiti. Alecci, Matacera e il capogruppo Christian Castanò hanno spiegato che la documentazione completa su ogni debito pagato “non è una questione da consiglio comunale, ma occorre chiederla ai singoli settori”. “Venga qui e si faccia fare le fotocopie”, è stato l’invito di Alecci ad Altamura, con un momento di tensione poi concluso dal presidente del consiglio Francesco Matozzo con il rinvio del punto, in attesa che i dirigenti si attivino per depositare in segreteria tutte le carte. “I cittadini hanno il diritto di sapere come sono stati spesi questi soldi e noi abbiamo il dovere di chiedervelo”, ha ribadito in chiusura Severino. In apertura il segretario del Pd si è reso protagonista di un’interrogazione nella quale ha chiesto conto all’amministrazione dei circa 200 mila euro di finanziamento per il depuratore nel quale scaricano Soverato, Davoli e S. Sostene, assegnati alla Regione Calabria per la manutenzione estiva il 3 giugno scorso. L’assessore Daniele Vacca ha spiegato che c’è una manifestazione di interesse alle ditte che scade lunedì 9. Tempistica insoddisfacente per Severino, dal momento che bisogna chiudere i lavori entro il 30 novembre.

Teresa Pittelli

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